Migliaia di cittadini: Acqua bene di tutti

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A breve, appena terminato il processo della costituzione ed organizzazione delle società di ambito (ATO), i Comuni cesseranno la titolarietà dell’erogazione del primario servizio idrico.

Il 20 dicembre scorso, il deputato regionale Francesco Forgione ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione per chiedere se questi “non ritenga grave che, nonostante una crescente opposizione da parte di alcuni comuni oltre che delle migliaia di cittadini, si prosegua nella scelta del partner privato quale soggetto per la gestione del servizio idrico anziché privilegiare la soluzione di una società d’ambito interamente pubblica”.

Un ampio arco di forze sociali hanno raccolto migliaia firme con l’obiettivo di impedire il processo di mercificazione di un bene pubblico come l’acqua e per ottenere che l’Ato sia costituito in una società a intero capitale pubblico”.

Ricorda, infatti, il deputato, che “Con la legge istitutiva degli Ato idrici la gestione del servizio è passata alle società d’ambito, ma la strutturazione societaria di dette S.p.A. può essere a capitale privato, misto o completamente pubblico (in house)”.

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