Nino Oddo, sindaco di Erice? Ha i … requisiti?

sindaco

Per primo, e in tempi non sospetti (prendendomi anche le critiche dei puritani della sinistra salottiera), ho espresso l’opinione che ad Erice andava formata una grande coalizione, alternativa all’esperienza amministrativa di Sanges, che andasse oltre gli steccati rigidi del centro-sinistra, coinvolgendo le energie sane collocate genericamente in un centro moderato.

Condivido, pertanto, l’appello degli amici della Vetta, anche se sarò costretto a sostenerlo dall’esterno, in quanto, essendo stato amministratore ericino, non ho i “requisiti” per partecipare direttamente a questo processo di cambiamento.

Per quanto riguarda l’ipotesi delle primarie in vista delle quali Giacomino Tranchida mi ha generosamente invitato a scendere in campo, credo che sia un appuntamento possibile ma, tuttora, prematuro.

Le prossime elezioni regionali e nazionali ci daranno un quadro politico più chiaro ed una geografia consiliare probabilmente stravolta, e non solo ad Erice.

Bisogna avere pazienza ed il tempo lavora a favore di un progetto di rinnovamento di cui gli ericini della vetta, ma anche l’associazione “Per le città che vogliamo” e lo SDI sono parti importanti e complementari.

Operiamo separati, ma credo, o almeno spero, colpiremo uniti nel momento elettorale.

Sull’eterna diatriba sugli assetti territoriali, continuo a sostenere l’esigenza improcrastinabile di dare la parola ai cittadini ed il referendum consultivo su varie ipotesi mi sembra lo strumento più idoneo per verificare cosa pensa veramente la gente.

Dietro le quinte sento, ultimamente, che prende corpo un ulteriore ipotesi che vorrebbe la Vetta accorpata a Valderice.

Penso che anche questa tesi meriti di essere inserita nel ventaglio delle opzioni da offrire all’opinione pubblica.

Un dubbio mi tormenta. Alle primarie del centro-sinistra, chieste da Tranchida, possono partecipare tutti o solo coloro che hanno i requisiti richiesti dal documento degli ericini?

Nino Oddo

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