La politica gradisce dei simpatici giudici burattini

Paolo Borsellino sapeva che la mafia non è solo fenomeno criminale da perseguire soltanto col codice penale. Sapeva che la mafia nasce da una mentalità, si diffonde con una cultura, si manifesta in atteggiamenti che sono censurabili sul piano civile, anche quando non sono perseguibili su quello processuale”. “Se si fa del rispetto della legalità un abito e si trasforma l’abito in un valore, allora la mafia resta un isolato problema criminale di individui o gruppi ma cessa di essere un fenomeno sociale” (dal discorso pronunciato a Palermo il 19 luglio 2004 dal Presidente del Senato Marcello Pera).

Ci sentiamo di sottoscrivere in pieno tali affermazioni. All’indomani del nuovo sequestro di alcune aree, più o meno interessate ai lavori per l’imminente manifestazione velica, quindi, restiamo attoniti nel sentire pronunciare dai massimi esponenti delle Istituzioni frasi del tipo “I carabinieri hanno scoperto in una buca di un cantiere del materiale nocivo? Potevano lasciarlo lì per altri venti giorni. Questi sono provvedimenti ad orologeria” (senatore Antonio D’Ali, Forza Italia, La Repubblica del 16 settembre).

La contestualità dell’azione della Magistratura lascia l’amaro in bocca” insiste polemico (La Sicilia, 15 settembre) il sindaco Girolamo Fazio (Forza Italia), che di professione fa l’avvocato.

“I provvedimenti, scaturiti da esigenze investigative e per la tutela dell’ambiente e della salute, sono stati assunti nel momento esatto in cui andavano compiuti”, ribatte l’Associazione Nazionale dei Magistrati.

Un documento dell’Ulivo dello scorso 11 aprile, aveva messo le mani avanti affermando che “non vorremmo scoprire che in questi frangenti si è agito lasciando operare le imprese in una sorta di zona franca dove non si effettuavano controlli di nessun tipo”.

Per proseguire “Il centro sinistra ritiene che, anche in occasione dei lavori eseguiti per la realizzazione della manifestazione velistica di ottobre, sia necessario garantire la massima tutela dell’ambiente ed i tempi stretti non possono rendere lecito tutto”.

E rispetto alla richiesta di un’inchiesta disciplinare contro i Giudici, avanzata da Forza Italia, l’Ulivo aveva tuonato “Non appare chiaro quale bene voglia essere oggetto di tutela da parte di costoro, se il diritto alla violazione della legge ed allo scempio del territorio”.

Bene, bravi, bis. Ma allora perché, cari amici del centro-sinistra dobbiamo ora leggere certe vostre nuove dichiarazioni che capovolgono tante belle parole? Avete cambiato idea sulla cultura della legalità?

Non sarebbe meno grave sapere che tale vostro nuovo atteggiamento fosse solo legato all’imminenza delle elezioni o alla vox populi (“avendo anche ascoltato molta gente stamattina per le vie della città”, ammette Piero Savona – Margherita – in Consiglio il 15 settembre). Perché crediamo nella responsabilità del vostro insegnamento. O la Sinistra non è d’accordo alle parole di Paolo Borsellino?

Sono ferite gravi, quindi, quelle che si aprono dalla lettura di un documento diffuso dal consigliere Giovanni De Santis (Margherita) che dichiara – il 19 settembre – di sentire la necessità di “manifestare” la sua “risoluta scelta di campo a favore della Città di Trapani”, associandosi, quindi, “al Sindaco di Trapani e dal Sen. Antonio D’Alì”.

Non comprendiamo come egli possa – anziché chiedere conto all’Amministrazione sulle violazioni normative contestate dalla Magistratura, anziché stigmatizzare le dichiarazioni rese alla stampa dal senatore – pensare ad attaccare cittadini, quali sono anche gli ambientalisti (o no?), che desiderano sapere se tutti i lavori si stanno svolgendo nella legalità,al fine di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.

Per De Santis, invece, gli ambientalisti sono coloro che promuovono solo una “caccia alle streghe” e che pensano a realizzare “montature ad arte”, quando non addirittura “maldestre ma-novre di sabotaggio dell’immagine della nostra Città” al fine di tutelare “interessi esterni alla nostra Città”, conseguentemente, per lui, i giudici sono dei burattini i cui fili sono guidati dagli ambientalisti, ed i carabinieri del Noe degli stupidi che non riescono a rendersi conto di queste “manovre”.

Sembra la solita scusa usata da coloro che, incapaci di fare qualcosa, accusano gli altri di mettere il bastone tra le ruote ..

Non arrivi a pensare che l’accusare Legambiente, in maniera gratuita, può solo provocare “danni” alla cultura dell’Ambiente e deligittimazione verso chi si batte per tutelare proprio quel che è l’immagine vera della Città: il suo patrimonio naturale e di vivibilità?

Nessuno s’illuda – conclude De Santis – che lo schieramento di centro sinistra a Trapani possa essere cinghia di trasmissione istituzionale delle “strane” reazioni isteriche di un certo ambientalismo, che ha sicuramente fatto il suo tempo”. No comment!

Ma sì forse, caro De Santis, hai ragione, d’altro canto che un sindaco, ed un avvocato, il tuo Mimmo Fazio, in Consiglio affermi placidamente che dopo tutto “il reato contestato all’Amministrazione” sia solo quello della “deturpazione delle bellezze naturali” non ti tange, perché tu condividi, insieme al tuo sindaco, l’affermazione che oramai siete “abbastanza grandi e vaccinati” per fottervene … di queste stupidaggini!

Più pacato, ma non per questo condivisibile l’intervento del consigliere comunale Piero Savona dove dichiara di “esprimere un disagio ed un rammarico, poiché è stata data in pasto all’opinione pubblica nazionale e internazionale un ulteriore momento negativo”, per Savona, invece, “per alcune vicende bisognerebbe evitare lo scalpore”.

Noi capiamo che lui intenda dire che le brutte notizie, quelle che parlano delle illegalità compiute dagli amministratori (vedi caso “asili nido”, ad esempio) non dovrebbero essere diffuse dai media, per non turbare turisti e cittadini.

Un concetto ripreso dal consigliere diessino Ninni Passalacqua che – in Consiglio – ha dichiarato “E anche a noi rammaricano certi sensazionalismi che in questo momento non servono a nessuno se non a coloro i quali sono contro questa città. E un giorno dovremo andare a capire chi ha remato contro questa città perché chi rema contro degli atti così importanti per questa città ha remato contro tutti noi, Destra, Sinistra, Amministrazione, Consiglio Comunale”.

Natale Salvo

Blogger. Nel lontano 2002 ha aperto il blog Altratrapani. Nel 2004 prova l'esperienza dell'editoria tradizionale, fondando il mensile "Domani Liberi" distribuito nelle edicole di Trapani ed Erice. Nel 2007 è candidato sindaco alle comunali, per Trapani, volendo proporre la concreta realizzazione delle proprie idee ai concittadini.

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