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Piano Regolatore Generale: Sviluppo senza cuore

25 Luglio 2007 by Natale Salvo

«A novant’anni che cosa mi tocca sopportare!», così inizia la lettera che ha scritto al sindaco Fazio ed a tutti i consiglieri comunali di Trapani, Pasqua Vultaggio, un’arzilla vecchietta che, dal Piano Regolatore Generale ha avuto vincolato per la realizzazione di «edilizia residenziale pubblica», una consistente parte di un terreno di sua proprietà.
Quel terreno che sorge sulla via Salemi, fu acquistato, racconta la signora Pasqua, con tanti sacrifici, «cinquant’anni fa da mio marito Alberto Di Pasquale per coltivarvi i fiori che avremmo venduto nel nostro negozio».«Oggi, che è venuto a mancare mio marito, il giardino rappresenta –  continua –  il luogo dove sento vivo, ancora, il suo spirito. Per i miei figli il giardino è diventato un posto sacro ed i miei nipoti, che hanno vissuto qui le loro estati siciliane, attraverso il giardino hanno imparato a onorare e conoscere il loro nonno materno».

Pasqua Vultaggio ed i suoi figli hanno presentato al Comune un’opposizione contro tale vincolo che si sostanzia  nella «distruzione di affetti e ricordi». Secondo il tecnico della signora Vultaggio tale “Piano di costruzione” «consentirebbe la realizzazione di fabbricati fuori scala rispetto all’intorno circostante, caratterizzato da villini unifamiliari.  Ove tale previsione venisse ad essere confermata sarebbe perpetuato il saccheggio delle aree agricole».

La casetta, della signora Pasqua, realizzata solo su piano terrano, verrebbe ad essere “soffocata” da palazzine a quattro piani che giungerebbero sino ad appena cinque metri dalla veranda. Il ricco agrumeto verrebbe estirpato. Il giardino piantato ad alberi di frutta ed ornamentali verrebbe cancellato.

La signora Vultaggio, conclude nella lettera, rivolgendosi ai politici, che spera ancora che «si eviti ciò apportando una piccola correzione al Piano Regolatore, sopprimendo la previsione di zona C3 e restituendola a quella originaria di verde agricolo … salvaguardando il patrimonio arboreo, con tanto sacrificio creato dalla propria famiglia».

Quello della signora Pasqua Vultaggio rappresenta un caso più unico che raro, in un quartiere incline, dagli anni ’70 sino agli arresti delle scorse settimane, alla speculazione edilizia. Saremmo felici che, alla nostra vecchietta, i nostri politici potessero restituire serenità e ricordi.

Archiviato in:Aprile 2007, GIORNALE, LA VOCE INDIPENDENTE Contrassegnato con: edilizia, Piano Regolatore Generale

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