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Ristrutturazione e fatture

26 Marzo 2013 by Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la seguente email

Buongiorno, sono da tempo in causa con una ditta che mi ha eseguito dei lavori di ristrutturazione pagati e dopo due anni se ne esce con decreto ingiuntivo di una fattura inventata ed emessa nel 2010 per lavori eseguiti nel 2008 e con dei ddt con controfirmati da me, mi chiedo è possibile emettere due anni dopo una fattura senza incorrere penalmente e poi in caso di ristrutturazione i ddt devono essere firmati dal proprietario dell’immobile per comprovare l’arrivo del materiale?
grazie cordiali saluti

 

Caro Lettore il quesito purtroppo non è posto in modo molto chiaro.
Nella sua domanda Lei parla di lavori “pagati” ma non ne specifica le modalità (contanti, assegno, bonifico, ecc.)
Inoltre desumo che Lei sia il conduttore dell’immobile.
A mio modesto parere, ma ritengo che sia una risposta che vada concertata con un commercialista, se il pagamento è avvenuto in contanti, si potrebbero essere i presupposti per ipotizzare un caso di evasione fiscale della ditta perché, in linea di massima e salvo che nel preventivo siano stati indicati i termini di pagamento, ad es. a 60 gg dopo il termine dei lavori, avrebbe dovuto emettere la relativa fattura contestualmente ad essi (Il testo unico IVA indica che per la fornitura di servizi, la fattura debba essere emessa all’atto del pagamento).
Riguardo la controfirma dei ddt non crediamo che ci siano preclusioni.

In linea generale l’emissione di fatture false potrebbe rientrare nell’ambito del diritto penale se tale attività venisse provata.
Resiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.

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