Sperduti nel buio

Qualche giorno fa a Palazzo D’Alì è mancata la luce.

Non era si intende una normale interruzione di corrente ma un drastico provvedimento dell’Enel il quale creditore di circa 200 milioni da parte del Comune ha creduto opportuno prendere tale decisione per sollecitarne la liquidazione.

Il bello è che tale provvedimento era soltanto l’inizio di una rappresaglia più vasta. Per le sere successive era prevista l’interruzione della illuminazione addirittura nelle vie e nelle piazze.

Poi interventi dall’alto e telefonate pietistiche hanno fatto rientrare la decisione.

Qualcuno ha affermato che l’aver tolto la luce agli uffici comunali ha colpito gli amministratori ben poco: tanto loro amministrano “a occhi chiusi“!

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Michele Megale

Michele Megale, è stato ed è un monarchico convinto. Lasciato il Partito Nazionale Monarchico, nel 1957 aderisce al Partito Liberale Italiano e, quindi, nel 1968 alla Democrazia Cristiana. Nelle istituzioni ha ricoperto le cariche di consigliere comunale, assessore e sindaco di Trapani, nonché di Presidente del Luglio Musicale (1975-84-85) e della SAU (1987-90), la municipalizzata dei trasporti urbani. Durante la sua sindacatura ha ricevuto, l'8 maggio 1993, papa Giovanni Paolo II a Trapani.

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