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Un cavallo di Troia contro la Riserva?

4 Gennaio 2005 by Natale Salvo

I toni del dibattito sulla ristrutturazione del Porto di Trapani hanno assunto livelli inaccettabili. «C’è qualcuno che intende mestare nel torbido e mettere assieme mezze verità ed autentiche falsità» – ha dichiarato il direttore della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco, Angelo Troia, sul quotidiano “La Sicilia” l’8 dicembre scorso.
Ninni Passalacqua, consigliere comunale di Trapani dei DS, ha, giustamente, sottolineato come il dibattito-scontro andato di recente “in onda” sulla stampa locale potrebbe ben definirsi «l’affaire Riserva delle Saline poiché riporta alla memoria il caso del Maggiore Dreyfus, ingiustamente accusato di tradimento ai danni della Francia. Infatti, è proprio allo stesso modo che si sta assistendo ad una ingiustificata levata di scudi contro il WWF, accusato di tradire la Città di Trapani».

«Secondo gli accusatori, l’Ente Gestore della Riserva sarebbe colpevole, poiché insiste nella volontà di tutelare l’ambiente, di pregiudicare lo sviluppo economico del Porto di Trapani. Orbene – spiega il prof. Passalacqua – così non è ! In verità, errano coloro che disconoscono al WWF la volontà di tenere assieme le legittime aspettative economiche del territorio con l’altrettanto primario – anche sotto il profilo economico – interesse alla tutela del paesaggio e dell’ambiente».

Aggiunge ancora Angelo Troia «Forse qualcuno farebbe bene a ricordarsi che laddove anche il WWF non gestisse la Riserva della Saline di Trapani e Paceco, questa rimarrebbe vigente a tutti gli effetti di legge».

La Regione Sicilia, e non il WWF, ha istituito la Riserva naturale orientata delle “Saline di Trapani e Paceco”, in ossequio alle indicazioni previste dalla legge n. 98 del 6 maggio 1981, poi modificata dalla n. 14 del 9 agosto del 1998.

La Regione Sicilia, e non il WWF, ha provveduto alla relativa perimetrazione, anche su parere, comunque non vincolante, di una Commissione composta, oltre che da ambientalisti, da Dirigenti della Regione e da politici rappresentanti dell’ANCI e dell’API, ovvero delle associazioni dei Comuni e delle Province italiane.

La Regione Sicilia, e non il WWF, tramite un apposito decreto assessoriale ha stabilito il regolamento vincolistico dell’area della Riserva. Vincoli che, quindi, prescindono dall’Ente Gestore, valgono, cioè, per chiunque si trovi a gestirla.

«Vogliamo la Coppa America a Trapani», ha sostenuto il lontano 1 giugno 2004, Gaetano Benedetto, Segretario aggiunto del WWF Italia, «ma le cose si possono fare e vanno fatte bene. Se invece ci fosse qualcuno che intendesse forzare la mano per usare questo evento sportivo come cavallo di Troia per far passare impropriamente i vecchi progetti legati al Porto di Trapani, sappia che ci troverà contro».

Che sia un veggente? Gli imprenditori portuali, forti dell’appoggio di certa stampa, da giorni, infatti, martellano per “seppellire” le saline nel nome dello “sviluppo” e degli “utili”.

* * *

L’ELENCO DEI LAVORI APPALTATI DALL’AURORITA’ PORTUALE

E’ un appalto da 46.003.000,00 di euro quello per i lavori di «Completamento delle opere foranee primo stralcio funzionale e di costruzione delle banchine a ponente dello sporgente Ronciglio», in appalto dal 3 gennaio 2005, e la cui esecuzione dovrà essere portata a termine entro 300 giorni dalla consegna dei lavori.
Il programma dei lavori, in particolare, prevede:
1) Costruzione di una nuova diga foranea sopraflutto, lunga m.450, in prosecuzione della diga “Colombaia”
2) Costruzione di una nuova diga foranea sottoflutto non radicata a terra lunga m.300, completa di muro paraonde;
3) Costruzione delle banchine a ridosso dello sporgente Ronciglio ;
4) Sistemazione del retrostante piazzale operativo;
5) Sistemazione del piazzale operativo, della superficie complessiva di circa 18.000 mq., posto alle spalle della Banchina Ronciglio.

Archiviato in:Anno 2005-01, GIORNALE Contrassegnato con: Porto, Riserva, Saline, WWF

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