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Nino Plaja: Ho la coscienza a posto

5 Ottobre 2006 by Natale Salvo

Le accuse lanciate dai Diesse con l’uscita dalla Giunta comunale di Paceco, ci spingono ad ascoltare la voce del sindaco cap. Nino Plaja. Per cercare di comprendere le ragioni delle parti.

«Il Partito dei Democratici di Sinistra mi accusa di inefficienza – riconosce Plaja -. Il loro doento non riproduce la verità dei fatti. La verità è che i diessini hanno dei problemi al loro interno, e li vorrebbero scaricare sull’amministrazione comunale e, soprattutto, sul sindaco. La Giunta, compreso i due assessori DS, sta realizzando il programma con impegno e professionalità. Ottenendo tanti miliardi per Paceco che permetteranno di realizzare diverse opere, cosa che nessuna altra Giunta in precedenza era riuscita a fare».

«Non nego che possa esserci qualche problema, come quello della nettezza urbana, ma ciò è dovuto a carenza di personale. Non vi è dubbio, inoltre, che il servizio può migliorare se c’è una certa collaborazione da parte del cittadino».

Quali sono queste opere programmate e finanziate?

«Abbiamo avuto finanziati, ed in parte abbiamo già appaltato lavori, per diversi milioni di euro: per la scuola, dove all’ultimazione del primo stralcio funzionale trasferiremo nove aule dal Centro Diurno; per l’ampliamento del Palazzo Municipale; per l’urbanizzazione della zona PEP; per il mercato del pesce, abbandonato e chiuso da tantissimi anni; per le fognature, i cui lavori, già in corso, si concluderanno nei primi mesi del 2007. Stiamo per far redigere la Valutazione di Impatto Ambientale per la riqualificazione del litorale di Nubia. Abbiamo già realizzato 64 loculi al cimitero comunale». «Tutti gli edifici scolastici del Comune, sia privati e pubblici, inoltre, sono stati messi a norma. Tenendo presente che la media nazionale è del 50%, e che quando ci siamo insediati nessun edificio era a norma».

Lei ha poc’anzi parlato di problemi interni ai DS. Quali sono, cosa vogliono?

«Volevano cambiare gli assessori. Vito Accardo voleva entrare in Giunta. Mi avevano fatto pure una lettera con cui volevano che io togliessi la delega ai loro rappresentanti. Ho sempre risposto loro che devono essere i Partiti a far dimettere i propri assessori. I DS non riuscendoci, hanno escogitato questo mezzo di ritirare la delegazione, in modo da costringerli alle dimissioni per disciplina di Partito. Aggiungo che ho doentazione in cui tre dei cinque consiglieri comunali dei DS mi invitavano a non revocare le deleghe agli assessori».

I DS l’accusano di essere troppo rispettoso delle leggi, tanto da applicarle in maniera pedissequa. La sua azione è da Loro definita come un vero e proprio sciopero bianco. Invece l’invitano a fare delle forzature.

«Io le responsabilità sono disponibile ad assumermele, ma nella legalità, nel rispetto delle regole. Se loro vogliono che io faccia cose illegali, io non ci sto. Su questo deroghe da parte mia non ce ne saranno». «Il fatto è che le amministrazioni precedenti ci hanno tramandato debiti fuori bilancio che ci mettono in difficoltà». «E’ vero che abbiamo sforato il Patto di stabilità di 3 milioni di euro, ma per pagare debiti delle precedenti amministrazioni e per realizzare opere da tempo promesse e non realizzate: piazzetta di Nubia, fognature, ristrutturazione campo sportivo. I DS volevano che spostavamo al 2007 il pagamento di queste ultime somme. Ma noi avevamo dei contratti da rispettare».

Questa diatriba non rischia di consegnare la Città al centro-destra?

«Mancano due anni alla prossima campagna elettorale. C’è tempo per recuperare il rapporto coi DS ed il consenso popolare. Alla prossima scadenza elettorale il centro-sinistra si presenterà compatto e con in mano i risultati positivi di questa amministrazione».

Pensa di avere fornito la dovuta informazione alla cittadinanza?

«Uno dei difetti di questa amministrazione è la comunicazione. Tutte queste cose la gente non le sa. Altri sindaci precedenti hanno speso fior di quattrini per pagare anche tre consulenti. Noi abbiamo pensato di utilizzare le poche somme che ci sono per opere nell’interesse del paese».

Archiviato in:GIORNALE, Ottobre 2006 Contrassegnato con: Nino Plaja, Paceco

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