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L’Azienda così è solo un costo sociale

20 Novembre 2013 by Natale Salvo

TRAPANI – L’ATM, l’Azienda di trasporto urbano di proprietà del Comune di Trapani, rappresenta un patrimonio da tutelare in quando consente di dare lavoro, oggi, ad 81 dipendenti (1 dirigente, 7 impiegati, 18 operai in officina, 55 autisti).
Non è difficile, però, fuori dagli orari mattutini, osservare mezzi girare vuoti o semivuoti.
“Scoprire” cosa non va nell’offerta e provare ad adeguarla è certamente uno degli obiettivi cui deve puntare l’ATM.

Viceversa, con i continui tagli dei trasferimenti comunali e regionali, l’ATM è destinata a non avere futuro.

Dal bilancio 2012, si rileva come i ricavi risultano in calo, rispetto all’anno precedente, in maniera consistente, ovvero per oltre 430mila euro.

Il deficit è essenzialmente dovuto al “taglio” dei trasferimenti regionali che sono scesi di 389mila eueo, cioè dai 2.182.000 euro del 2011 al 1.792.000 euro del 2012.

Gli incassi per abbonamenti, risultano in lieve calo ed ammontano a 481mila euro.

I ricavi per vendita di biglietti singoli, invece, sono saliti dai 280mila euro del 2010 ai 382mila del 2011 per poi stabilizzarsi a quota 378mila nel 2012.

In questo segmento, sembra aver inciso la politica aziendale di lotta ai “portoghesi” che ha responsabilizzato gli autisti concedendo loro un compenso sui biglietti venduti a bordo.

E’ di tutta evidenza, tuttavia, che non risulta particolarmente positivo per una Azienda che costa, dati 2012, 5.585.000 euro, poter contare su una copertura da parte dell’utenza di appena 859.000 euro (biglietti più abbonamenti), ovvero del 15%, e doversi affidare, per il resto, finanziamenti del Comu-ne di Trapani o Regione.

Archiviato in:GIORNALE, Ottobre 2013 Contrassegnato con: Mobilità, Trapani

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