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Nuovo Teatro Lucatelli, il progetto al prof. Rocchi

2 Febbraio 2005 by Natale Salvo

Sarà il Palazzo dell’ex-Ospedale San Antonio Abate, in Piazza Lucatelli, ad ospitare il Nuovo Teatro di Trapani. Oramai non è più un’idea. Il nuovo Teatro, a sessant’anni dalla distruzione del “vecchio” Teatro Garibaldi, si farà: parola del Sindaco Fazio. Il primo cittadino aveva scritto nel suo programma elettorale che non «si può dimenticare che Trapani da troppo tempo è priva del suo teatro, alla cui ricostruzione, nell’ambito della rinascita della città, occorre dare impulso decisivo».

Ovviamente entro la fine del primo mandato di Fazio non avremo il Teatro, ma l’impulso decisivo per farlo nascere, bisogna pur ammetterlo, onestamente, c’è stato.

Il sindaco Fazio, dopo aver scelto l’area, ha individuato (decreto sindacale n.107 dello scorso 6 agosto 2004) i tecnici che avranno il compito di trasformare la sua idea in realizzazione concreta, predisponendo il progetto definitivo: sono tre professionisti romani il prof. Arch. Paolo Rocchi – titolare della prima cattedra di consolidamento degli edifici storici alla Università “La Sapienza” di Roma, ed a due suoi collaboratori: gli architetti Massimiliano Muscio e Carmen Piccirilli.

Per il primo stralcio dei lavori di adeguamento alla nuova destinazione d’uso è previsto un costo di 11,2 milioni di euro, circa 21,7 miliardi di lire, cifra che, però, non è nelle disponibilità del Comune.

Si sarebbe, pertanto, individuato nei canali dei fondi di Agenda 2000 la possibilità di attingere a dei finanziamenti.

In particolare l’Ente Luglio Musicale Trapanese ha già incassato – lo scorso 6 maggio 2004 (delibera n.141) – la “promessa” della Giunta a concedere l’immobile in comodato d’uso a condizione che tale Ente ottenga il finanziamento per l’effettuazione di interventi conservativi e di ristrutturazione, a seguito della partecipazione al bando del P.O.R. 2006 – misura 2.03.

In attesa dell’esito del bando, la Giunta comunale intende procedere speditamente e, lo scorso fine dicembre, ha redatto ed approvato i disciplinari d’incarico dei tre tecnici, che prevedono un compenso complessivo pari ad un importo di circa 180.000.

In particolare l’arch. Massimiliano Muscio (parcella 28.152 euro) predisporrà le prove endoscopiche, i saggi esplorativi e le prove di carico; l’arch. Carmen Piccirilli (parcella 26.316 euro) i rilievi.

Le informazioni acquisite in questa fase preliminare saranno utilizzate dal “luminare” Prof. Arch. Rocchi (parcella 126.875 euro, incluso iva e cassa di previdenza).

Il sindaco nell’ultima relazione semestrale aveva rimarcato come «Finora l’immobile è rimasto abbandonato perché l’Azienda Ospedaliera non era nelle condizioni di provvedere ad un suo recupero e ad un conseguente utilizzo, e il Comune di Trapani non aveva mai pensato a chiederne l’acquisizione al proprio patrimoni». Ora il Comune, invece, «ha acquisito lo storico palazzo al patrimonio comunale, attraverso un’intesa con l’Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate».

Archiviato in:Anno 2005-02, DOMANI LIBERI, GIORNALE Contrassegnato con: Cultura, Opere Pubbliche

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