• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Note Legali
  • Privacy
  • Cookie

AltraTrapani

Quello che gli altri non pubblicano

  • HOME
  • ALTRATRAPANI
    • N. 39 – Novembre 2013
    • N. 38 – Supplem. Paceco
    • N. 38 – Ottobre 2013
    • N. 37 – Settembre 2013
  • LA VOCE INDIPENDENTE
    • N. 32 – Novembre 2007
    • N. 31 – Ottobre 2007
    • N. 30 – Settembre 2007
    • N. 29 – Luglio 2007
    • Aprile 2007
    • N. 28 – Febbraio 2007
    • N. 27 – Dicembre 2006
    • N. 26 – Novembre 2006
    • N. 25 – Ottobre 2006
    • N. 24 – 6 aprile 2006
    • N. 23 – 29 marzo 2006
    • N. 22 – 21 marzo 2006
    • N. 21 – 6 marzo 2006
    • N. 20 – 28 febbraio 2006
    • N. 19 – 20 febbraio 2006
    • N. 18 – 13 febbraio 2006
    • N. 17 – 6 febbraio 2006
    • N. 15 – 30 gennaio 2006
    • N. 14 – 23 gennaio 2006
    • N. 13 – 16 gennaio 2006
  • DOMANI LIBERI
    • N. 16 – Febbraio 2006
    • N. 12 – Dicembre 2005
    • N. 11 – Novembre 2005
    • N. 9 – Ottobre 2005
    • N. 8 – Settembre 2005
    • N. 7 – Giugno 2005
    • N. 6 – Aprile 2005
    • N. 5 – Marzo 2005
    • N. 4 – Febbraio 2005
    • N. 3 – Gennaio 2005
    • N. 2 – Dicembre 2004
    • N. 1 – Novembre 2004
  • CONTATTI

PRG: Il Piano della discordia

3 Novembre 2006 by Natale Salvo

Un Piano, delle Regola insomma, invece, evitano di «procedere all’edificazione selvaggia, che non è certo a vantaggio della Città perchè si creano delle sacche di bisogno, perché ovviamente coloro che andranno ad abitare nelle nuove abitazioni chiederanno servizi che non sono stati programmati prima dell’edificazione».

Lo scontro vero è, forse, irrisolvibile. Le filosofie presenti in Consiglio sono due: quella che crede che lo sviluppo della Città, sia economico e sia in senso di superficie cementificata, debbano coincidere. A questo “Partito” è iscritto anche l’ing. Stefano Nola che, afferma come, per lui, l’attuale progetto di P.R.G. sia «un progetto che crocifigge il territorio, che mummifica la Città».

L’altra linea filosofica, vicina al Sindaco Fazio, afferma la logica del «meglio un Piano brutto che niente». Secondo tale “Partito”, a cui pare aderiscano anche DS e SDI, «qualsiasi piano limiterebbe l’attività edificatoria».

La materia è evidentemente complessa. Ne abbiamo parlato oggi con l’architetto Vito Maria Mancuso.

Vito, qual’è la tua opinione sul dibattito in corso sul Piano Regolatore di Trapani?
«E’giusto chiamarlo dibattito poiché tale rimane dal 1986, anno dell’incarico all’Ing. Mastrorilli per la redazione dello strumento urbanistico obbligatorio, disciplinato dalla legge nazionale n. 1150 del 1942, ancora oggi vigente nella regione siciliana».

Comprendo la tua ironia sui tempi della politica per fornire la Città di uno strumento urbanistico, ma desidero proprio una tua opinione in merito alle diverse posizioni che sono emerse.
«Il caso del P.R.G. resta ancora oggi un confronto acceso tra chi deve esercitare le funzioni dello Stato e chi difende i settori economici operanti in un area depressa, restii alle regole, abbarbicati alla microeconomia del presente e per questo dispensatori del teorema che il Piano Regolare Generale è portatore solo di vincoli e non contiene la possibile e temporanea Carta dello sviluppo organico urbano ed extraurbano».

Ma, in sostanza, qual’è, almeno ufficialmente, l’oggetto dello scontro?
«Il consulente esterno incaricato della rielaborazione del P.R.G. Prof. Gangemi e l’Ufficio di Piano, hanno individuato nei caratteri edilizi dell’espansione ottocentesca del Piano Talotti (l’asse di Via Fardella sino alla Via Orti), l’estensione ad alcuni isolati le norme di attuazione per le zone omogenee “A”, che limitano gli interventi alla manutenzione e alla conservazione del patrimonio architettonico esistente. Nel Piano di fabbricazione vigente queste norme contemplano la città storica sino alla Via Spalti e l’isolato del santuario della Madonna – Museo Pepoli. Stessa zonizzazione è prevista per alcune aree edificate delle frazioni a Sud e a Est del territorio comunale. Apriti cielo da destra e da sinistra».

Qualcuno giunge a dichiarare che questo Piano Regolatore, dopo tutto, non è importante, o, comunque, non è di urgente approvazione.
«Ai fautori del vuoto urbanistico andrebbe presentato il conto delle vittime degli incidenti nella bretella autostradale che da Palermo arriva alla rotonda di contrada Milo e dopo, far condividere lo stato d’animo dei bambini e degli anziani di Villa Rosina Sud, città abusiva di necessità, mentre attraversano la circonvallazione».

Questo Piano Regolare, o anche, l’attuale normativa sui P.R.G. presenta, secondo te, un qualche importante limite?
«Rispetto all’assenza di un Piano di coordinamento territoriale provinciale va fatta una considerazione sulle aree produttive: che senso ha dotare i comuni conurbati di Trapani, Erice, Valderice, Paceco e Custonaci, di distinte zone industriali e artigianali vista la mobilità stradale e per di più in un territorio a vocazione turistica?».

Credi che ci siano prospettive per vedere approvato, a Trapani, il P.R.G.?
«Forse ha ragione il mio amico quando dice: cosa ti aspetti da una città dove i semafori nascono dai vasi per i fiori?».

Archiviato in:GIORNALE, Novembre 2006 Contrassegnato con: Piano Regolatore Generale, PRG

Barra laterale primaria

Vuoi che realizzi il tuo sito Web?

Banner-Goal-Web

Archivi AltraTrapani dal 2004

Cantachiaro

Biblioteca Fardelliana

La Fardelliana, la Cultura, gli interventi

Altri articoli di "Cantachiaro"

Copyright © 2022 · Metro Pro on Genesis Framework · WordPress · Accedi