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Solo schermaglie per il Difensore Civico

6 Marzo 2004 by Natale Salvo

TRAPANI – Concluso convegno di Legambiente sul tema “il Difensore Civico – forza dei cittadini contro i soprusi e il cattivo uso del potere pubblico“. – Emersa volontà di Provincia e comune di Pacceo di dotarsi del servizio. Il Vice-Sindaco di Valderice da poche speranze ai suoi concittadini. Trapani: latina la “volontà politica”. Ecco il sunto dei lavori

Entro marzo la provincia esiterà il regolamento per il difensore civico. E’ questo l’impegno preso dal presidente della commissione consiliare affari generali, Carlo Foderà, nel corso del convegno “Difensore civico: forza dei cittadini contro i soprusi ed il cattivo uso del potere pubblico” promosso dal circolo di Legambiente di Trapani e che ha visto, nella cornice di una adeguato numero di cittadini, la presenza interessata del segretario provinciale di rifondazione comunista Gero Accardo e del coordinatore comunale della Margherita, Piero Savona.

L’approvazione del regolamento si trova all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio Provinciale da circa tre mesi, ma, probabilmente, il suo iter sta per trovare una positiva definizione.

Il Consigliere Carlo Foderà ha illustrato i contenuti di maggiore valenza del nuovo regolamento. Tra essi, indubbiamente, vi è la possibilità di “prestare”, in regime di convenzione, il Difensore Civico provinciale a quei Comuni della provincia che, per un qualsiasi motivo non avessero, per esempio, la possibilità di sostenerne il costo. Inoltre, a garanzia dell’indipendenza e dell’assenza di legami immediati con le forze politiche, è previsto che non possa essere chiamato a ricoprire l’incarico chi ricopra cariche politiche o chi ha avuto, negli ultimi tre anni, cariche istituzionali.

L’avvocato Mario Accardi – già difensore civico di Campobello di Mazara, oggi segretario regionale dell’associazione dei difensori civici ed ispiratore della proposta di regolamento in discussione alla Provincia – ha sottolineato come, dalla sua Associazione, è stata presentata una proposta di legge regionale per la omogeneizzazione degli Statuti comunali in riferimento alla previsioni in materia di Difensore Civico. Accardi ha denunciato come la figura può essere stravolta, qualora i politici non comprendano la figura come servizio ai cittadini, bensì come posto di possibile sottogoverno.

L’avvocato Giovanni Salvo spiegando i compiti del Difensore Civico, ha sottolineato come essa rappresenti un figura assolutamente apolitica e super partes che svolge un servizio di “mediatore tra le esigenze del cittadino di avere risposte, in tempi e con modalità accettabili, alle proprie richieste di servizi o di informazioni, e la incapacità della Pubblica Amministrazione di darle”.

Rilevante è stato pure l’intervento dell’attuale difensore civico di Marsala, Bice Pace, la quale ha fatto rilevare come il suo Ufficio abbia interpretato in maniera estensiva la propria funzione, intestandosi vertenze nei confronti della Telecom o dell’Inps, a tutela dei pensionati.

Biagio Mortellaro, difensore civico di Partanna, ha, invece, sottolineato come la nomina del difensore civico possa consentire un “salto culturale” ai cittadini, rendendo possibile quel mondo migliore cui tutti auspichiamo.

Il tema è stato ripreso da Natale Salvo – presidente di Legambiente Trapani – il quale ha sostenuto come alla base dei ritardi nell’applicazione di una legge (la 142/1990) e dell’attuazione degli Statuti comunali e provinciali che obbligano l’introduzione dell’Ufficio del Difensore Civico esiste una “paura” da parte dei consiglieri comunali di trovarsi di fronte ad un possibile “concorrente” nella propria opera di raccolta del consenso elettorale.

D’altro canto anche le amministrazioni che si trovano ad avere l’Ufficio di Difensore civico – è il caso, ad esempio, di Erice – sono restie a dar loro i mezzi per un ampio funzionamento del servizio. Proprio Carlo Sammartano, difensore civico di Erice, nella propria relazione del 2003, infatti, ha denunciato di esssere costretto, da parte dell’amministrazione Sanges, a lavorare senza risorse economiche ed organizzative, ed in sedi isolata quali sono Erice vetta o Contrada Rigaletta. In proposito – proprio negli scorsi giorni – una delegazione di Rifondazione Comunista aveva sollecitato il primo cittadino della vetta a trasferire l’ufficio presso la delegazione comunale di Rione San Giuliano, senza ricevere, di contro, alcuna conferma in proposito.

Natale Salvo, quindi, ha concluso invitando i consiglieri presenti ad impegnarsi contro la politica dei “favori” individuali e per una politica dei diritti generalizzati.

Nel proseguio dei lavori sono intervenuti il presidente della commissione Statuto del Comune di Trapani, Giovanni De Santis, il quale ha denunciato l’interferenza da parte dell’amministrazione del capoluogo finalizzata a ritardare la nomina del Difensore Civico, e Camillo Iovino. Quest’ultimo ha invitato l’Amministrazione del Comune di Valderice ad inserire nel bilancio di previsione 2004 la somma necessaria per coprire i costi per l’istituzione del Difensore Civico, come segnale di una volontà di rispettare gli impegni con la cittadinanza. Gaetano Genovese, vice sindaco di Valderice, tuttavia – evidenziando le difficoltà economiche in cui versa il Comune – ha fatto chiaramente intendere che tale richiesta, probabilmente, non potrà essere accolta. Genovese, ha pure precisato – mostrando di non aver ascoltato i precedenti interventi – che d’altro canto il paese dispone di venti consiglieri comunali che possono essere loro i “mediatori” delle esigenze dei cittadini.

Paceco, invece, ha sottolineato Totò Pellegrino, in un messaggio inviato ai convegnisti, ha già approvato da un mese il Regolamento per la istituzione del Difensore Civico e provvederà, di certo, ad inserire debita copertura finanziaria nel bilancio di previsione che dovrà essere approvato entro il corrente mese.

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