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Consiglio: E’ il solito Abbruscato Show

25 Giugno 2013 by Natale Salvo

TRAPANI , 25 GIU – L’argomento “Partecipate”, inteso le società esterne di proprietà interamente del Comune, è risultato, crediamo, il più interessante del Consiglio di ieri. A provare a far luce, sia dal lato politico che da quello amministrativo, sul tema è stato il consigliere dell’opposizione Enzo Abbruscato (PD).

In particolare, Abbruscato è tornato a sollecitare la stesura di un Regolamento sulle “Partecipate” (ATM e Trapani Servizi), al fine di fare ordine e, soprattutto, dare trasparenza alla gestione i tali Enti, al fine di permettere ai consiglieri un controllo di “gestione” durante l’anno e non limitarsi, come oggi, semplicemente a prendere atto dei consuntivi amministrativi e delle decisioni, piovute dall’alto, delle nomine dei “vertici”.

In merito, poi, alle recente nomine dei “vertici” aziendali, altrimenti dette “spartizioni” dei “sotto-governi”, Abbruscato ha sottolineato come il chiaro “perdente” di questa fase è stato il presidente del consiglio Peppe Bianco, rimasto a secco, mentre il vincitore è stato il consigliere Peppe Guaiana (PDL) cui fa riferimento il dipendente della forestale Giuseppe Randazzo, nominato (sulla base di che curriculum e di quali competente?) dal sindaco dott. Vito Damiano, amministratore unico dell’ATM, l’azienda di trasporto locale di Trapani.

Abbruscato ha provato, poi, a mettere “zizzania” nella “maggioranza” (“se c’è”, ha precisato) governativa: avete accontentato un giovane che faceva le bizze, Giuseppe Guaiana, ma avete dimenticato l’altro, Francesco Salone. Ovviamente la “battuta” ha scatenato la “reazione” del consigliere Salone che ha precisato di non essere interessato a poltrone ma solo al bene della Città.

Ad onor del vero, Abbruscato, che, sarà stata la presenza del sindaco Damiano, fresco di ritorno dal viaggio “in America” (beato lui che se lo può permettere!) o la condanna dell’ex-premier Silvio Berlusconi, appariva “elettrizzato”, aveva iniziato il proprio intervento chiedendo “un minuto di raccoglimento” per la sentenza – 7 anni di reclusione – che ha colpito il noto premier-cabarettista milanese.

Nessuno ha risposto alla “provocazione”. Probabilmente ha giocato a “favore” del consigliere democratico l’assenza di Totò La Pica che, conoscendolo, avrebbe risposto “per le rime”.

Sempre Abbruscato è tornato a soffermarsi sullo “info-point” della Casina delle Palme “gestita” dall’associazione “Strade del Vino” che fa capo al fratello dell’ex-sindaco Girolamo Fazio.

Assegnazione legittima, a seguito di legittima “selezione”, a seguito di legittimo “bando”, ha ripetuto almeno 4-5 volte il consigliere.

Ma Abbruscato ha anche riproposto la revoca dell’assegnazione poiché l’info point è nuovamente chiuso, quindi il servizio non è reso, ed i turisti sono allo sbando. Insomma, servirebbe un nuovo “bando” ed un nuovo soggetto cui delegare – a gratis – il servizio. E, con l’occasione, la stipula di una “convenzione” con cui chiarire diritti e doveri delle parti, dato che, stranamente, diversamente dal solito, col fratello, l’allora sindaco Fazio non ha siglato alcuna convenzione ed il rapporto è gestito da una semplice delibera dirigenziale.

Ancora il mitico consigliere Abbruscato s’è soffermato sulle messe della chiesa di San Domenico che, ci informa lui, non si possono svolgere perché manca l’acqua.

Sembra che la chiesa attingesse acqua da un contatore comunale che è stato chiuso. Orberne, però, Abbruscato non ha chiarito se una chiesa può legittimamente attingere – a gratis – acqua dai contatori comunali o se invece deve avere un proprio contratto, un proprio contatore e, soprattutto, pagare l’acqua consumata.

Dopo tanta carne a fuoco (per la verità Abbruscato s’è pure, brevemente, soffermato, a 360 gradi, sulla recente apparizione del canale YouTube del sindaco, sul mancato patrocino del documentario su Ristagno dal quale è derivata una cattiva informazione ed una pessima immagine per la Città, e sulla cattiva gestione del campo Bonacerami di calcio), poco spazio è rimasto per il contorno.

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