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Giunta Fazio: Bilancio d’un fallimento

18 Marzo 2003 by Natale Salvo

Dopo il dovuto riconoscimento di credito di inizio mandato al sindaco Fazio, si possono fare i primi conti sull’operato dell’amministrazione di centro-destra, ed, al di là delle solite scuse, non si può che constatare che i “conti” sono in “rosso”.

Fazio, continuerà ad affermare che è colpa dei suoi predecessori che gli hanno lasciato una città disastrata, potrà, e forse con ragione, anche dire che è colpa dei dirigenti dei settori che non rispondono con la dovuta solerzia alle sue sollecitazioni, ma il dato è sempre quello, l’amministrazione Fazio è risultata, sinora, fallimentare, ed è l’attuale sindaco che deve assumersene la responsabilità.

A voler essere benevoli, in quindici mesi, il governo di centro-destra di Trapani si è limitato all’ordinaria amministrazione.

“Randagismo, traffico, gestione rifiuti”, i “cavalli di battaglia” di Fazio nella sua “campagna elettorale”, sono, sinora solo parole che ricordano le sue sconfitte.

E se sul tema del “randagismo” il sindaco Fazio può asserire di aver già pronto il progetto per il nuovo canile (che comunque non vedremo realizzato prima di un paio d’anni, forse), deve pur rispondere della fallimentare gestione del “programma di sterilizzazione dei randagi”, come di quello di “anagrafe canina”. La sterilizzazione dei randagi è risultata essere una “tela di Penelope”, per ogni cane sterilizzato a Trapani, le cagne non sterilizzate danno alla luce una mezza dozzina di cuccioli. Non si capisce se tale risultato è voluto da qualcuno o risultato di un’incapacità nell’affrontare il problema.

Nel settore della “gestione dei rifiuti”, se occorre dare atto di una maggiore cura nella pulizia della Trapani bene, non occorre molto per notare che interi quartieri, meno fortunati, sono abbandonati a se stessi, le case popolari di Fontanelle-Milo, tanto per fare un esempio. E se bisogna riconoscere che il sindaco ha avviato la costruzione dei “centri comunali di raccolta” (Isole ecologiche), bisogna pure ricordare che i lavori sono stati sospesi da oltre un mese e che per la “raccolta differenziata” dei rifiuti, Trapani è ancora alla “preistoria”. Bisogna pure ricordare che a Trapani non esiste, ancora, alcuna “discarica per gli inerti da demolizione”, con le conseguenti difficoltà per gli operatori del settore e le conseguenti discariche abusive, e tanto tempo si è perso solo per scegliere l’area dove allocare, un giorno, tale discarica.

Ma è proprio nel settore della gestione della mobilità che Fazio ha raccolto i peggiori risultati della sua amministrazione. Se la telenovela del “secondo passaggio a livello”, che risolva la “divisione” della città in due, ha raggiunto i livelli del ridicolo, con incontri, sopralluogi, comunicati che si susseguono in continue contraddizioni, non occorre dimenticare la storia del “piano del traffico”, definito e presentato dal progettista, nel giugno 2001, adottato dalla nuova giunta solo a giugno 2002 (dopo sette mesi dall’insediamento di Fazio), ma che ancora, dopo una serie di, diciamo, disavventure, a marzo 2003, non è riuscito ad approdare in Consiglio comunale, non nascondendo lo scarso interesse che mostrano per lo strumento di programmazione, Sindaco, Giunta e Dirigenza dell’Ufficio Tecnico. Se il valore delle multe assegnate dai vigili urbani trapanesi ai cittadini è in continua ascesa, è anche vero che non è stato neanche creato alcun nuovo parcheggio, non è stato rinforzato il servizio pubblico di trasporto, non sono state neanche pensate le piste ciclabili. E gli incidenti stradali, con i loro tristi carichi di morti e feriti, sono lì a macabramente sottolineare una inefficienza nell’affrontare le “vere” cause del problema “sicurezza stradale”.

Amministrare è difficile, e criticare, è, di certo, molto più agevole, ma speravamo che il sindaco Fazio, la sua giunta di centro-destra, come la maggioranza del Consiglio, pure per due terzi dello stesso “colore” del sindaco, prima di promettere la “luna”, nel loro programma elettorale, si fossero “fatta un’idea del lavoro che aspettava loro”.

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