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Erice, la denuncia: Le pratiche vanno avanti adagio

4 Ottobre 2006 by Natale Salvo

“Nell’ultimo quinquennio non sono stati eseguiti controlli per censire gli alloggi popolari abusivamente occupati e tanto meno sono state adottate procedure di sgombero, salvo qualche rara eccezione sollecitata da questo Ufficio” – è la pesante denuncia dell’avv. Carlo Sammartano, il difensore civico di Erice.

A questa manchevolezza dell’Amministrazione della Vetta va aggiunta, ricorda ancora Sammartano, “la mancata pubblicazione dei bandi integrativi annuali per l’aggiornamento della graduatoria di assegnazione degli alloggi di edilizia popolare. dal lontano 2002”.

Appare evidente che la colpa della “assoluta sospensione delle doverose incombenze comunali in materia di edilizia pubblica residenziale” – prosegue il difensore civico – è da addebitare al sindaco Sanges ed alla sua Giunta – poiché i problemi si sono aggravati con “la riorganizzazione del servizio, deciso da parte della Giunta comunale, e che ha visto il trasferimento delle competenze dal settore lavori pubblici al settore urbanistica ed, infine, al settore servizi sociali”, settore, quest’ultimo che ha un organico dichiarato insufficiente.

“L’amministrazione, pur prendendo atto di tale problema, non ha adottato nessun provvedimento funzionale al ripristino dell’importante servizio”. Ma i problemi del settore edilizio non si fermano a questo addebito. “Si verifica con estrema frequenza che i procedimenti amministrativi per il rilascio di concessioni edilizie siano aggravati da “fumose” ripartizioni di competenza tra la sezione urbanistica e lavori pubblici nel rilascio di pareri e visti spesso non previsti da alcuna normativa e che si sostanziano in inutili aggravamenti del procedimento amministrativo”.

“Lo scarso coordinamento delle due sezioni e la frequente divergenza di opinioni tra i funzionari responsabili in sede istruttoria costituisce motivo di ritardo nella definizione” delle pratiche di concessione edilizia, con richieste che vengono “sballottate da una sezione all’altra dell’ufficio tecnico”.

Sin qui la denuncia. Resta da trovare la soluzione. Probabilmente – secondo noi – l’unificazione della direzione degli Uffici Urbanistica e Lavori Pubblici risolverebbe radicalmente i conflitti tra i dirigenti, pur se verrebbe meno una appetitosa poltrona.

Per le carenze di personale, le strade da seguire sono pure evidenti: non potendo il Comune bandire concorsi per assumere personale la strada obbligata è quella del comando o della mobilità di personale da altri Comuni, così permettendo – secondo parametri trasparenti e non clientelari – l’avvicinamento di concittadini che vivono e lavorano fuori regione. Altra possibilità è potrebbe essere assicurata dalla esternalizzazione dei servizi. In tale ultimo caso, non sarebbe una soluzione da escludere quella di mettere in rete i servizi del Comune di Erice con quelli del capoluogo o con quelli dell’Unione dei Comuni.

Per tutto ciò, è ovvio, bisogna recuperare risorse finanziarie, magari con un significativo taglio ai costi della politica, riducendo quindi prebende a consiglieri, assessori, sindaco, consulenti a vario titolo. Comprendiamo che la scelta che hanno difronte i nostri politici è difficile: dare efficienti servizi ai cittadini o continuare a gonfiare il proprio portafoglio?

Su tale argomento abbiamo raccolto la testimonianza di un possibile contendente di Sanges alla carica di sindaco per le prossime elezioni di maggio 2007: Nicola Milana. Egli ha sostenuto che i fatti denunciati “dimostrano che l’amministrazione Sanges non è capace di organizzare la macchina burocratico-organizzativa interna, lasciando in declino alcuni fondamentali servizi come polizia municipale ed urbanistica” e che ora “occorre procedere subito al bando integrativo inerente gli alloggi popolari di cui la nostra popolazione ha tanta ed urgente necessità”.

Archiviato in:GIORNALE, Ottobre 2006 Contrassegnato con: Difensore Civico

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